THIENE. Un anno, nove mesi e 10 giorni di reclusione. Pena sospesa, via la patente un anno. Vale questo la morte di un ragazzo di 24 anni appena laureato in astronomia, ucciso dall´auto impazzita di un giovane che sfrecciava lungo il Costo a 150 chilometri orari. Ieri, quando la tensione nell´aula al pianterreno della palazzina del Gip a Vicenza si tagliava a fette, M.S., 30 anni, ha patteggiato 21 mesi e 200 euro di ammenda davanti al giudice Gerace e al pubblico ministero De Munari. Qualche mese fa la procura aveva rifiutato al giovane un anno e sei mesi.
In aula c´erano anche i genitori della vittima, R.R., 24 anni. Papà R. e mamma M., assistiti dall´avv. Alessandro Dall´Igna, hanno ricevuto circa mezzo milione di euro a titolo di acconto per il risarcimento dall´assicurazione; ne avevano chiesti circa 950 mila, e si sono costituiti parte civile anche per la sorella minore. M.S. dovrà pagare 800 euro di spese.
La dinamica dell´incidente, nella sua drammaticità, è nota. È il 14 novembre del 2010, ore 9.10. R.R. è un ragazzo brillante e si sente realizzato. Ne ha tutti i motivi. Da poche settimane ha conseguito a Padova la laurea in astronomia a pieni voti con lode. I docenti lo vogliono come dottorando nella ricerca della fotometria stellare in un progetto dell´Agenzia spaziale europea. Ma R.R. la sua scelta l´ha già fatta: andrà in Olanda, all´università di Leiden. Ha già firmato il contratto. Sa di essere un numero uno, ed è convinto che anche la sua fidanzata lo possa seguire all´estero. Quella mattina stava viaggiando verso Asiago con la Fiat Panda di famiglia. Era lungo il Costo, nel territorio comunale di Cogollo. In quel mentre, un altro giovane, M.S., va incontro ad un destino terribile. Dirà poi che da quel giorno la sua vita è segnata. «Sono distrutto», ha ripetuto.