Ha investito e ucciso un cicloamatore. Patteggia due anni

Rientrando dalla monovra di sorpasso, con lo specchietto del suo suv, aveva fatto cadere un ciclista e ne aveva investito un altro. Quest’ultimo, L.P., 62 anni, ex vigile del fuoco e assessore di Caldogno, nonostante i soccorsi praticamente immediati, è spirato sulla barella su cui era stato appena adagiato dal personale del Suem.
A guidare l’auto, una Nissan Qashqai, F.C., 72 anni, che il pubblico ministero aveva indagato con l’accusa di omicidio colposo. Difeso dall’avvocato Alessandro Dall’Igna, il pensionato, ieri, davanti al giudice per l’udienza preliminare, ha patteggiato due anni di reclusione (pena sospesa). Gli eredi di L.P. sono stati risarciti con una somma complessiva di circa 650 mila euro.
Al momento dell’incidente, avvenuto la mattina del primo settembre dell’anno scorso, a Grumolo Pedemonte di Zugliano, l’automobilista stava trasportando in ospedale la moglie che non si sentiva bene. Stava viaggiando verso Thiene e dopo avere passato via Maso ha iniziato la manovra di sorpasso di un’auto e di un camion che lo precedevano. Solo dopo aver superato il primo veicolo e aver affiancato l’autoarticolato, F.C. si è accorto del gruppo di ciclisti, diretto verso Zugliano, a cui stava andando incontro. Ma ormai era troppo tardi. Con lo specchietto retrovisore sinistro ha quindi colpito A.C., 60 anni, residente a Caldogno, poi trasportato all’ospedale di Santorso con lesioni di media gravità.
Dietro di lui si trovava L.P., che dopo aver perso l’equilibrio è finito sotto alle ruote del suv.
Il conducente della vettura, che non aveva mai avuto nessun incidente stradale prima dell’investimento dei ciclisti, era anche stato sottoposto all’alcoltest risultato negativo.

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