Venne travolta dal camion quando era già morta. Sarebbe questo il sorprendente risultato dell’autopsia alla quale è stata sottoposta B.R., 81 anni, di Asiago, che era deceduta il pomeriggio dell’8 agosto scorso in contrada Gaiga, al confine con Canove di Roana.
Nei giorni scorsi, infatti, il medico legale A. G., che opera all’ospedale San Bassiano di Bassano e che era stato incaricato dal pubblico ministero Giovanni Parolin di effettuare l’esame, ha depositato le sue conclusioni. B.R. sarebbe morta per cause naturali, e in particolare un infarto improvviso; le tremende lesioni subite quando era stata arrotata dal mezzo pesante sono tutte «post mortem».
Il magistrato aveva iscritto sul registro degli indagati ipotizzando l’omicidio colposo A.S., 74 anni, di Chiuppano. Assistito dall’avv. Alessandro Dall’Igna, era accusato di averla investita e uccisa. Dalla dinamica emersa dopo i primi rilievi, infatti, A.S. era al volante di un furgoncino Iveco e stava indietreggiando per uscire dal cortile e raggiungere la strada provinciale 349 dopo aver effettuato una consegna di mangimi. In quel momento era sopraggiunta B.R., che aveva appena fatto visita a una vicina di casa e stava tornando a piedi verso la propria abitazione. Il conducente del camioncino non si era accorto della sua presenza e l’aveva schiacciata in retromarcia. «Ho guardato gli specchietti, ve lo assicuro, e non l’ho vista», aveva sempre ribadito il conducente, sotto choc per l’accaduto.
Pareva un terribile incidente stradale causato dall’imprudenza del camionista, che non avrebbe osservato con la dovuta attenzione lo spazio dietro al suo mezzo per la manovra. Di qui la segnalazione in procura e l’avvio di un’indagine penale.
Il Giornale di Vicenza, 2/10/2013