Quattro mesi al commerciante d’auto, assolto invece il vicedirettore di banca. È la sentenza letta ieri dal giudice Cristina Bertotti in tribunale a Schio che ha chiuso una vicenda giudiziaria che risaliva a quasi sette anni fa.
Il commerciante F.C., 50 anni, di Marano, è stato ritenuto responsabile dell’appropriazione indebita e il tribunale gli ha inflitto 4 mesi, mentre è uscito a testa alta M.P., 39, di Marano (avv. Alessandro Dall’Igna), all’epoca dei fatti vicedirettore della filiale di Velo d’Astico della Banca Popolare di Vicenza.
La vicenda era relativa a un doppio bonifico di 44 mila euro mai restituito, ed era stata ricostruita in aula dal pubblico ministero onorario Stefano Conte. La vittima, F.V., presidente della Cassa rurale di Ospedaletto Euganeo, si era costituito parte civile. Il giudice ha riconosciuto un risarcimento totale di 55 mila euro; la pena è sospesa se F.C. pagherà. In precedenza era stata archiviata la posizione del direttore della filiale P.P., che quando fu eseguita l’operazione incriminata era in ferie.
Il doppio bonifico avvenne nell’arco di pochi giorni per un errore, in base al quale il denaro fu versato nei conti di F.C. dalla banca padovana, tramite la filiale di Velo, dopo che il primo versamento andò a buon fine. F.C. non restituì la somma e la banca l’aveva trattenuta a copertura di una posizione debitoria del cliente. Egli ammise che la doppia somma non gli spettava e che l’avrebbe restituita. Ma così non avvenne; M.P. non ebbe responsabilità.
Il Giornale di Vicenza, 31/03/2011