Per la sagoma e per la disposizione delle diciture sarà simile alle moderne patenti formato carta di credito, ma per il colore e per le informazioni riportate si capirà subito che si tratterà di un’abilitazione alla guida di carattere completamente diverso. Lo chiarirà, sulla prima facciata distinta anche dalla fotografia del titolare, il nome del documento in caratteri di grandi dimensioni: “Carta di qualificazione del conducente”. Insomma, sebbene il nome sarà diverso, si tratterà proprio della patente professionale per i camionisti da più parti invocata e ora in dirittura d’arrivo con l’attuazione, prevista per i prossimi mesi, del Decreto legislativo di liberalizzazione dell’autotrasporto.
Di una patente professionale, autisti e padroncini ne avevano sentito il bisogno immediatamente dopo l’entrata in vigore, nel luglio del 2003, della patente a punti che li penalizza sul lavoro anche se commettono infrazioni al volante dell’auto di famiglia o della moto con cui si divertono nel fine settimana. In altri paesi, come la Francia, che alla patente a punti sono arrivati prima di noi, la patente professionale (ma abituiamoci a chiamarla “Carta di qualificazione del conducente”) esiste da tempo e permette a chi muove un mezzo pesante di avere due documenti di abilitazione alla guida con distinte dotazioni di punti.
Della novità è particolarmente soddisfatto L. B., vice presidente dell’associazione Highway Truck Team e tra i principali ispiratori di una patente per i camionisti non scalfibile dalle infrazioni commesse alla guida di mezzi diversi da quelli usati professionalmente: “Ci siamo dati tanto da fare, insieme all’avvocato Alessandro Dall’Igna, per far comprendere l’incongruenza della norma introdotta nel 2003 e ora andiamo fieri del risultato che rende giustizia a chi guida autocarri di peso complessivo superiore alle 3,5 tonnellate”.
La “Carta” avrà come colori dominanti il blu e il giallo, anziché il rosa della nuova patente “normale”. Da questa erediterà la bandiera stellata europea e i dati anagrafici del titolare, ai quali si aggiungeranno però le informazioni riguardanti le categorie e le sottocategorie di veicoli per i quali il conducente risponde agli obblighi di qualificazione iniziale e di formazione periodica. Già perché qui sta l’altra importante novità che caratterizza la “Carta di qualificazione del conducente”: la sua concessione sarà subordinata alla partecipazione ad appositi corsi di apprendimento e ad altri di aggiornamento periodico.
A studiare saranno quindi, chi prima chi dopo, tutti i camionisti che ogni cinque anni dovranno trasformarsi in scolari ai quali verranno impartite lezioni mirate a “perfezionare le conoscenze essenziali per lo svolgimento delle loro funzioni, con particolare riguardo alla sicurezza stradale e alla razionalizzazione del consumo di carburante” (art. 20 dello schema del decreto, la cui entrata in vigore è stata stabilita non oltre il 10 settembre 2006).
La qualificazione iniziale avverrà dopo la frequenza di lezioni per complessive 280 ore, 20 delle quali alla guida di un veicolo della categoria per la quale si desidera ottenere la “Carta di qualificazione del conducente”. I soggetti autorizzati organizzeranno anche i corsi integrativi periodici che saranno di 35 ore ogni cinque anni. Gli esami per i nuovi patentati verteranno sulle seguenti materie.
– Per tutte le patenti di guida:
a) conoscenza delle caratteristiche tecniche e del funzionamento dei dispositivi di sicurezza per poter controllare il veicolo, minimizzarne l’usura e prevenire le anomalie di funzionamento;
b) capacità di ottimizzare il consumo di carburante;
c) conoscenza del contesto sociale dell’autotrasporto e della relativa regolamentazione;
d) capacità di prevenire la criminalità e il traffico di clandestini.
– Per le patenti C e C+E:
a) capacità di caricare il veicolo rispettando i principi di sicurezza e di corretta utilizzazione del veicolo;
b) conoscenza della regolamentazione relativa al trasporto merci.
– Per le patenti D e D+E:
a) capacità di assicurare la sicurezza e il confort dei passeggeri;
b) capacità di caricare il veicolo rispettando i principi di sicurezza e di corretta utilizzazione del veicolo;
c) conoscenza della regolamentazione relativa al trasporto di persone.
http://www.tuttotrasporti.it/archivio/affariLavoro/2005/10/25/in_dirittura_darrivo.html